Lettera n. 1919

Mittente
Manzoni, Alessandro
Destinatario
Litta Modignani, Luigi Vitaliano
Data
22 dicembre 1841 (22 xbre 1841)
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
Roma
Lingua
italiano
Incipit
Vedendo i miei riveriti caratteri
Indirizzo
All'Ill.mo Signore | Il Sig.r Conte Luigi Litta | Roma
Regesto

Alessandro Manzoni chiede a Luigi Litta di intercedere presso i librai romani Gallarini e Scalabrini, incaricati dello smercio dell'edizione illustrata dei Promessi Sposi nella capitale, al fine di risolvere le irregolarità nei pagamenti.

Testimoni
Edizioni
  • DANZI 2017, lettera n. 1919, lettera n. 103 [1919], pp. 35-36, note alle pp. 36-37.
Opere citate

I promessi sposi

+ Testo della lettera

Pregiatissimo Amico,

Vedendo i miei riveriti caratteri, Lei dice di certo: son noie. E non s'inganna; ma questo Le servirà di regola a non esser troppo buono con gl'indiscreti.
Il libraio Sig.r Gallarini non ha accettata una tratta speditagli da Guglielmini e Redaelli, per i 50 esemplari che riceve della nota edizione. Offre invece di scontarne 30; perchè, scrive, non ha che tanti associati, e i 20 esemplari di più, li tiene per venderli a opera compita. Poichè lo scrive, sarà; ma non essendo stipulata una tal restrizione, la regolarità e la ragione richiedono ch'egli renda conto di tutti gli esemplari che ha ricevuti; specialmente essendo conti del primo semestre, mentre siamo quasi alla fine del secondo. Vorrebbe Lei aver la bontà di metterlo sulla strada giusta, di stimolarlo, insomma di fare ciò che le circostanze indicheranno essere il meglio?
C'è anche l'altro libraio Sig.r Scalabrini, che riceve 24 esemplari, e non ha finora pagato nulla. Sarebbe troppa indiscrezione il pregarLa di stendere anche sopra questo la sua gentile ed efficace mano?
Finisco come ho cominciato, con dirLe che il mio troppo coraggio viene dalla sua troppa bontà. Accetti le mie scuse, e insieme le proteste dell'affettuoso ossequio, col quale ho l'onore di dirmeLe

Dev.mo servitore ed amico
Alessandro Manzoni