Lettera n. 218

Mittente
Manzoni, Alessandro
Destinatario
Degola, Eustachio
Data
15 maggio 1825
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
Genova
Lingua
italiano
Incipit
Voi certo non aspettate dalla mia famiglia
Indirizzo
À Monsieur | M.r l'abbé Eustache Degola | à Gênes
Regesto

Chiede a Degola come mai si interessi delle "bazzecole" che scrive.

Testimoni
  • (copia) Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Manz.Ant.IX.B.11/81, c. 1rv
    (Autografo già di proprietà di Antonio Crocco)
Edizioni
  • DE GUBERNATIS 1882, p. 532.
  • SFORZA 1882-1883, vol. I, p. 328.
  • SFORZA 1912-1921, vol. II, p. 185.
  • ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 218, vol. I, pp. 376-378, note alle pp. 882-884.
Opere citate

I promessi sposi

+ Testo della lettera

Come mai avete la bontà d'interessarvi alle bazzecole che escono dal mio calamaio? Sapete voi di che genere sia quella intorno a cui sto faticando, come se fosse un affare d'importanza? È di quel genere di composizioni, agli autori delle quali, il vostro e mio Nicole regalava, senza cerimonia, il titolo di empoisonneurs publics. Certo, io ho posto ogni studio a non meritarlo; ma ci sarò poi riuscito? Quando abbiate veduta l'opera, aspetterò con impazienza, e non senza timore il vostro giudizio. Vi avverto però che io, da buon autore, ho in pronto apologie contra tutte le obiezioni che mai vi possano venire in mente; e intendo di giustificare il mio lavoro non solo dalla taccia di pernizioso, ma, vedete! anche dall'accusa di inutilità.
Ma queste son baje: abbiate la carità di pregare Quello che non si illude, affinchè si degni di non permettere che io mi illuda miseramente. E giacchè desiderate sapere a che termine sia questo lavoro, vi dirò che ho dato al torchio il 2.o vol.e, e fra tre o quattro mesi, spero di aver fatto lo stesso del 3.o ed ultimo.