Lettera n. 360

Mittente
Manzoni, Alessandro
Destinatario
Bianchetti, Giuseppe
Data
20 novembre 1830 (20 9.bre 1830.)
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
Treviso
Lingua
italiano
Incipit
Fra i due partiti di parerle sconoscente o strano
Indirizzo
Al Chiarissimo Signore | Il Sig.r Giuseppe Bianchetti | Treviso
Regesto

Manzoni, fermo nel proposito di non leggere alcuna pubblicazione intorno alle dispute letterarie, comunica a Bianchetti di non aver letto il suo articolo sul romanzo storico. Accenna inoltre a un proprio lavoro sull'argomento, avviato e interrotto.

Testimoni
  • (originale) Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, C.V.321.228
    (Timbri postali: «MILANO»; «TREVISO / 22 NOV.E»)
Edizioni
  • OPERE 1852, p. 796.
  • OPERE 1860A, p. 570.
  • SFORZA 1875, pp. 68-69.
  • SFORZA 1882-1883, vol. I, p. 422.
  • SFORZA 1912-1921, vol. II, p. 653.
  • ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 360, vol. I, pp. 605-606, note alle pp. 979-980.
  • CARTEGGI LETTERARI 2016, lettera n. 211, pp. 557-558, note alle pp. 558-559.
Opere citate

Del romanzo storico e, in genere, de' componimenti misti di storia e d'invenzione

+ Testo della lettera

Illustre Signore,

Fra i due partiti di parerle sconoscente o strano, mi attengo senza esitazione all'ultimo: amo meglio cioè dirle cose dell'altro mondo, che lasciar senza risposta la cortesissima sua lettera. Le dirò dunque che, sebbene ciò che io ho letto del suo mi debba dare e mi dia un vivissimo desiderio di leggere tutto ciò che è scritto da Lei, pure non ho letto, né son per leggere l'articolo intorno ai romanzi storici, del quale Ella s'è compiaciuta spedirmi gentilmente una copia: e questo per un mio proposito di non legger nulla che risguardi controversie di letteratura italiana. E veggo bene di che diletto e di che istruzione io mi privi in questo caso, come so, almeno in parte, quanto, in generale, si possa dire della sciocchezza e della stortura d'un tal proposito d'ignoranza volontaria in chi pur duri a far questo mestiere dello schicchera-fogli; ma non per questo me ne posso rimovere. - Sulla materia dei romanzi storici io aveva cominciato ancor io a spiegare alcune mie opinioni; le quali, quanto possano riscontrarsi con altre opinioni italiane, o andarne lontano, io non ne ho alcun lume, per cagione del proposito d'ignoranza che Le ho confessato. Ora quel lavoro è intermesso, parte per altre occupazioni, parte per poca salute; e non so né quando né se potrò ripigliarlo. Ad ogni modo, quando mai dovesse ricevere il suo tal qual compimento, e | venir pubblicato, nessuno certo dee meno di me aver faccia di pretender lettori, e di richieder giudici; Le dirò dunque soltanto che avrei per giusto ma per doloroso castigo il non esser letto e raddrizzato da Lei.
Mi vergogno di averle tanto e così parlato di me; ma l'argomento era obbligato: queste miserie io doveva dirle, o tacere; e, come mi giova ripeterle, il peggio per me, in questo caso, era il chiudermi in cuore il sentimento della mia viva ed umile riconoscenza, e il trasandar l'occasione di esprimerle la distintissima ed intima estimazione, colla quale ho l'onore di rassegnarmele

Dev.mo Obb.mo Servitore
Alessandro Manzoni