MANZ. 11. 0008-0012 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense

Marmontel, Jean-Francois
{ Oeuvres complettes de M. Marmontel } [5-10]: Elemens de littérature. Par M. Marmontel. Tome premier <-sixieme>
Paris : Née de La Rochelle, 1787
6 v. ; 12o.
Lingua: francese
Contenuto: Volume I. Lettere A-B; Volume II. Lettere C-D; Volume III. Lettere D-F; Volume IV. Lettere G-N; Volume V. Lettere O-Q
Osservazioni sull'esemplare

Legatura in pelle. Incisioni in oro sul dorso. Le pagine 369, 374, 375, 390, 391 sono tagliate per cancellare segni o postille.
L'opera consta di 6 volumi: presso la Biblioteca Nazionale Braidense sono conservati i primi 5

Vicenda collezionistica

donazione Brambilla

Presentazione

Raccolta in ordine alfabetico degli articoli di Letteratura scritti dal tragediografo e romanziere Jean François Marmontel per l’Encyclopédie. La serie è arricchita da alcuni lemmi assenti nell’Encyclopédie. Il nome di Marmontel appare in diverse opere manzoniane, a partire dalle riflessioni raccolte sotto il titolo di Materiali estetici. Qui si trova una esplicita citazione dagli Élémens: «“Dans les lettres et dans les arts, les règles sont les leçons de l’expérience, le résultat de l’observation sur ce qui doit produire l’effet qu’on se propose” Marmontel Elem . de Litt. Alla parola Règles» (RICCARDI-TRAVI 1991 p 33). La voce Règles è però contenuta nel volume 6 degli Élémens, assente dalla biblioteca manzoniana. Un’altra, lunga, citazione è nella prefazione al Carmagnola: «Ci sono ragioni più che sufficienti per esimersi da queste regole; ma non se ne può trovare una per ottenere una facilitazione a chi le voglia seguire. Il serait donc à souhaiter (dice un altro critico) que la durée fictive de l’action pût se borner au temps du spectacle; mai c’est être ennemi des arts, et du plaisir qu’ils causent, que de leur imposer des lois qu’ils ne peuvent suivre, sans se priver de leurs ressources les plus fécondes, et de leurs plus rares beautés. Il est des licences heureuses, dont le Public convient tacitement avec les poètes, à condition qu’ils les employent à lui plaire, et à le toucher; et de ce nombre est l’extension feinte et supposée du temps réel de l’action théatrale. Ma le licenze felici sono parole senza senso in letteratura; sono di quelle molte espressioni che rappresentano un’idea chiara nel loro significato proprio e comune; e che usate qui metaforicamente rinchiudono una contradizione» (SANDRINI 2004, p. 7). Anche l’articolo Unité, da cui la citazione proviene, è collocato nel volume 6 degli Élémens de littérature, che non risulta conservato entro la biblioteca di Manzoni presso la BNB; nonché nel volume III dell’Encyclopédie methodique, oggi presso la biblioteca di Brusuglio (Manz. Bru. F.07 489 1-3). Il testo dell’Encyclopédie methodique reca alcune postille manzoniane (edite in POSTILLE. FILOSOFIA), ma non relative all’articolo Unité. Una nuova apparizione di Marmontel è negli scritti a difesa del Teatro raccolti sotto il titolo di Moralità delle opere tragiche, dove Manzoni scrive: «L’opinione che Rousseau sostenne [contro il Teatro] venne attribuita al suo genio pei paradossi: eppure la sua lettera è ancora celebre, e letta, e le confutazioni di D’Alambert e di Marmontel sono quasi dimenticate» (RICCARDI-TRAVI 1991 p 68). Manzoni cita inoltre gli Élémens de littérature nella quinta redazione del trattato Della lingua italiana, in relazione al tema dell’Uso: «Il Marmontel piange molti vocaboli già usati in francese, e poi trascurati o rifiutati o, per dir così degradati dal capriccio dell’Uso. E adduce diverse ragioni per dimostrare che tornava conto di conservarli, e che tornerebbe conto di riammetterli. Uno, per esempio, è un verbo caduto in disuso, senza che se ne veda un bon motivo, mentre un suo participio è rimasto nell’Uso. Un altro, o degli altri sono radicali lasciati perire, mentre qualche loro derivato è pieno di vita; o viceversa. A qualche altro vocabolo è stata sostituita una frase, a danno della brevità e dell’energia; e cose simili. Soprattutto poi, e quasi per tutti, adduce la ragione più importante, cioè l’esprimere che facevano un loro concetto proprio, o una modificazione, una sfumatura, una, dirò così, varietà di concetto, che verrebbe in taglio benissimo, e che la lingua non ha più il mezzo d’esprimere. Si crede, dice, di non aver perso, che de’ sinonimi; e non è così. Lamenti, che potevano esser giustissimi; ma i quali, appunto per ciò, attestano che, per far che de’ vocaboli siano o non siano in una lingua, l’arbitrio dell’Uso è efficace, e esclusivamente efficace, anche quando abbia torto» (STELLA-VITALE 2000A, pp. 431-32). L’articolo Usage, cui Manzoni attinge ora riassumendo il pensiero di Marmontel ora traducendo letteralmente («On croit n’avor perdu que des synonymes, & l’on se trompe») è collocato nel volume 6 degli Élémens, non conservato presso la BNB; nonché nel volume III dell’Encyclopédie methodique. Nessuna delle postille edite in POSTILLE. FILOSOFIA è relativa all’articolo Usage.


Descrizione della postillatura

postille nei volumi 1, 2, 3 4, 5

Strumento di scrittura
penna
Lingua delle postille
italiano; francese

Fa parte di

Comprende

Scheda OPAC SBN
MILE046467

Scheda di Mariarosa Bricchi | Cita questa pagina