MANZ. 16. 0205 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense

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7.

Bern. Or. In. I.7.38. Il popolazzo fugge in abbandono, Sempre a le spalle i saracin gli sono. - <i>In abbandono</i> qui par che vaglia: senza ritegno, senza ordine - abbandonatamente.

abbandonatamente] aggiunta seriore, a giudicare dal diverso inchiostro e dalla diversa grafia.

Luogo dell'opera: Tomo primo, Vocabolario degli Accademici della Crusca, p. 6
Termine o passo postillato: ABBANDONO. § In abbandono. Mettere, Lasciare, o simili in abbandono, vagliono abbandonare. Bocc. Intr. 12 Aveva siccome se, le sue cose messe in abbandono. Red. esp. nat. 81. Tanto quello (corno) che il sinistro ei (il cervo) gli lascia in abbandono a benefizio di fortuna.

8.

Abbassato §. I. Bisc. not. Malm. 3. 44. >...< Si usa dire, il tale è accacchiato, per intendere ch'egli sia <i>abbassato</i> e rifinito, o nella sanità, o nella roba.

§. I.] scritto sopra il rigo. (Rimando inesatto, perchè il Voc. ha solo un §. senza numero)

Luogo dell'opera: Tomo primo, Vocabolario degli Accademici della Crusca, p. 6
Termine o passo postillato: ABBASSATO. §. Per metaf. G. V. 5. 3. 1. Veggendosi lo 'mperadore Federigo molto abbassato di suo stato, e signorìa.

9.

Bocc. Giorn. 4.ª Nov. 1. Trovando le finestre della camera chiuse, e le cortine del letto abbattute.

Luogo dell'opera: Tomo primo, Vocabolario degli Accademici della Crusca, pp. 6-7
Termine o passo postillato: ABBATTERE. §. II. Per mandar giù, Calare. Lat. demittere, detrahere. Nov. ant. 61. 7. La gente rallegrandosi, abbàttergli la ventaglia dinanzi dal viso, e pregarlo per amore, che cantasse.