CS.M 2315/6 Milano, Biblioteca del Centro nazionale di studi manzoniani

Milano <Ducato>
Compendio di tutte le gride, bandi, et ordini, fatti, & publicati nella città, & Stato di Milano. Nel gouerno dell'illustrissimo, & eccellentissimo signor duca di Feria
In Milano : per Pandolfo, & gli heredi di Marco Tulio Malatesta, stampatori regij camerali, [1626]
[10], 250 [i.e. 264], [2] p. ; 2º
Lingua: italiano
Osservazioni sull'esemplare

Legatura in pergamena semirigida, dorso liscio con titolo ms.: «Gridario 1616 al 1646» e traccia di altre iscrizioni. Nel contropiatto anteriore note mss.: «Gridarij Del s.r Conuestab. di Castig. ... »; nel recto della carta di guardia anteriore elenco ms. dei Gridari contenuti nel tomo; e precedente segnatura ms.: «d. XII 11». Legato in miscellanea con altri 5 Gridari (Gridario dell’ecc.mo Sig. don Bernandino Fernandez de Velasco, e Tovar; Gridario dell’ecc.mo Sig.r don Antonio Sanchio d’Avila, Toledo, e Colonna, Marchese di Velada; Gridario dell’ecc.mo sig.r don Giovanni di Velasco la Cveva, conte di Sirvela; Libro delle Gride, Bandi et Ordini fatti e pubblicati nella città, e stato di Milano Nel Gouerno dell’Eccellentis. Sig. don Diego Felippez de Gvzman Marchese di Laganes; Gride dell’Ecc.mo Sig. Duca d’Alcalà; Libro delle Gride, Bandi et Ordini fatti e pubblicati nella citàà e stato di Milano nel Gouerno dell’Eminentis. SIg. Cardinale don Gil de Albornoz)

Presentazione

L’interesse di Manzoni per le raccolte di gride è documentato a partire da due lettere a Gaetano Cattaneo, non datate ma collocabili nei primi mesi del 1821, nel periodo immediatamente precedente all’avvio della Prima minuta. Nella prima lettera Manzoni fa riferimento ai «sei volumi del Gridario» inviatigli dall’amico, dove «la mia fera stella (chi altri potrebbe essere?) ha fatto che ci mancassero appunto le Gride dal 1626 al 33, che sono quelle che mi premeva di vedere» (lettera 147). Nella lettera successiva (lettera 148) Manzoni chiede a Cattaneo di verificare se le Gride degli anni mancanti si trovino a Brera. I sei volumi citati provenivano dall’archivio del Gabinetto numismatico, dove erano catalogati sotto un’unica segnatura. Diverso il libro oggi conservato presso il CSM, certo entrato più tardi nella biblioteca manzoniana. Tuttavia sia la raccolta del Gabinetto numismatico sia quella oggi al CSM includono le gride pubblicate dal duca di Feria, le uniche che Manzoni, nella prima lettera citata chiede a Cattaneo di poter trattenere: «Se non ti fa disappunto, riterrò qualche tempo il Gridario del Duca di Feria che va dal 1618 al 26; ti rimando gli altri tomi con mille ringraziamenti» (lettera 147). Nel gridario Feria si trovano in particolare due gride legate da vicino alla vicenda del romanzo, entrambe segnalate da Nunnari 2013: una grida del 14 dicembre 1620 contro gli atti tirannici, ivi inclusi i matrimoni contrastati; e una grida del 19 gennaio 1619 che promette un premio per chi consegni alla giustizia coloro che si sono macchiati di rapimento (in FL, II, VII, 2, don Rodrigo, mentre aspetta il rientro dei bravi che dovrebbero avere rapito Lucia, rimugina sul fatto che «il governatore avrebbe potuto pubblicare un bando contra il rapitore, come accadeva talvolta in simili casi, promettendo un premio a chi lo desse vivo o morto nelle mani della giustizia»).


Scheda OPAC SBN
MILE055905

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