Lettera n. 185

Preg.mo e Car.mo Sig.r Maestro
Ella non si stanca di colmarmi di gentilezze. Colla più viva riconoscenza ho ricevuta la nuova copia dell'Ode abbellita e animata da Lei, e la sonata, che noi tutti desideriamo con impazienza, e speriamo di poter presto sentire eseguita da una abilissima dilettante nostra amica.
Ritengo l'esemplare dell'Inno da consegnarsi al S.r Maestro Neri a suo tempo. Spero di sentir presto anche in questa solitudine qualche eco degli applausi che saranno certamente dati ad una così ammirabile musica. Oggi medesimo ho avuto occasione di annunziare il deposito fatto presso il S.r Ricordi a persona intendentissima che aveva ammirata la musica dell'Ode e che mi ha chiesto dove si potesse trovar questa ultima.
Pressato dal tempo, non le dirò più altro, se non che la giornata ch'Ella ci ha fatta grazia di passar con noi, lascia nella mia famiglia una memoria dolcissima e perpetua, e un desiderio vivissimo di goder di nuovo e più a lungo della stessa fortuna.
Senza cerimonie che ormai più non si convengono fra noi, ma col cuore, sono
Suo Dev.mo Ser.e ed Amico Alessandro Manzoni