Lettera n. 208

Mittente
Manzoni, Alessandro
Destinatario
Gambarana, Giann'Arcangelo
Data
30 agosto 1824
Luogo di partenza
Brusuglio presso Milano
Luogo di arrivo
Casale Monferrato
Lingua
italiano
Incipit
Mentre io stava per rispondere alla gentilissima lettera
Indirizzo
Al Chiarissimo Signore | Il Sig.r G. Arcangelo Gambarana | Casale Monferrato
Regesto

Manzoni ringrazia Gambarana per il dono di una copia de Il cinque maggio da lui musicato. Manzoni comunica a Gambarana che non dispone dei mezzi necessari a facilitare la vendita della sua musica a Milano e lo invita a rivolgersi all'abate Pagani.

Testimoni
  • (originale) Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Manz.B.XXXVII.9, c. 1rv
    (Timbri postali: «Milano»; «Novara | 3 | Settembre»)
Edizioni
  • SORRENTO 1924, p. 564.
  • ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 208, vol. I, pp. 369-370, note alla p. 877.
Bibliografia
  • Lombardi Maria Luisa, Indice dei corrispondenti del Carteggio manzoniano conservato nella Biblioteca Nazionale Braidense, Milano, Il Polifilo, 1975
Opere citate

Il cinque maggio. Ode

+ Testo della lettera

Pregiatissimo Signore
Mentre io stava per rispondere alla gentilissima lettera colla quale Ella m'annunziò terminata la stampa d'un lavoro troppo per me onorevole, ricevo la seconda coll'avviso d'un esemplare ch'Ella si degna d'inviarmene. Gradisca Ella dunque in una volta i miei più vivi e sinceri ringraziamenti, e pel pensiero ch'Ella ha avuto d'impiegare in una tale opera i suoi lodati talenti, e pel cortese e prezioso dono. Sono informato che già l'esemplare a me indirizzato si trova in Milano, e che si è data licenza di consegnarmelo, cosa della quale io era in dubbio assai, trattandosi d'un componimento del quale non era stata permessa la stampa. Siccome però, da quel che sento, la censura di qui fa molta differenza tra il permettere l'introduzione d'un esemplare per un privato, e l'autorizzare una vendita, così io non saprei prevedere se per questo secondo punto si useranno le stesse facilità. Senza pratica e senza mezzi, e impacciatissimo nelle cose di questo genere come in molte altre, io non potrei impegnarmi a fare i passi necessarii; e del rimanente ciò da parte mia non potrebb'essere senza taccia di vanità: sarebbe un voler approfittare del lustro e dell'interesse che la sua musica aggiunge al mio componimento, per dargli una seconda volta la voga che ha già potuto avere un momento per circostanze pure affatto estranee al merito di esso. Io stimo che il Sig.r Abate Pagani, il quale ha conoscenza con qualche libraio di qui potrebbe condurre questa faccenda assai meglio ch'io non sapessi mai fare; tanto più trovandosi in Milano come in una sua cortesissima lettera egli mi ha fatto sperare che presto sarebbe.
Ella intanto si degni di aggradire di nuovo le mie più cordiali e riverenti grazie per l'onore da Lei compartito a quel mio lavoro, e l'attestato della distinta stima colla quale mi pregio di rassegnarmele
Dev.mo Obb.mo Servitore Alessandro Manzoni