Lettera n. 479

Mittente
Manzoni, Alessandro
Destinatario
Pellico, Silvio
Data
20 ottobre 1836
Luogo di partenza
Brusuglio
Luogo di arrivo
Torino
Lingua
italiano, latino
Incipit
Quando il vostro nome è nelle bocche di tutti
Indirizzo
Al Chiarissimo Signore | Il Sig.r Silvio Pellico | in casa Barolo | Torino
Regesto

Alessandro Manzoni risponde a Silvio Pellico di non aver composto inni sulla prima comunione bensì cinque Strofe che presto gli manderà.

Testimoni
  • (originale) Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Manz.B.XXXIII.162, cc. 2rv
    (Timbri postali: «MILANO | OTT[OBRE] 22»; «23 OTT[OBRE]»)
Edizioni
  • GNECCHI 1896, p. 83.
  • ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 479, vol. II, p. 73, note alle pp. 715-717.
  • CARTEGGI LETTERARI 2016, lettera n. 289, pp. 741-742, note alle pp. 742-743.
Opere citate

Strofe per una prima Comunione

+ Testo della lettera

Carissimo Pellico,

Quando il vostro nome è nelle bocche di tutti, come potrebbe essersi scordato di voi chi ha avuto la fortuna di conoscervi di persona? Però i cortesi saluti che di quando in quando mi vennero da parte vostra; hanno bensì tenuta viva la mia riconoscenza, ma non, certamente, la mia memoria.
Io non ho altrimenti composto inni sulla prima Comunione; bensì cinque strofette in tutto: poca cosa, in ogni senso. Per obbedirvi e per disingannarvi a un tempo, io ne ho fatto cercare a Milano una copia da spedirvi, non ne avendo qui; ma non m'è ancora venuta. E questa è la cagione dell'aver io così indugiato a risponder alla gentilissima vostra lettera. Vogliate scusarmene, e far pure gradire le mie scuse alla Sig.ra Marchesa di Barolo, in uno coll'attestato della mia venerazione e di quella gratitudine che da ogn'uomo è dovuta a chi, facendo bene agli uomini, somministra insieme argomenti in favore della Religione. Appena poi io abbia i sullodati componimenti, | mi farò premura di spedirveli; e avranno il merito, se non altro, di poter esser letti in un minuto.
Lasciatevi però dire che trovo strano l'esser da voi richiesto di versi. Vi posso rispondere con uno d'Orazio, storpiando la misura, ma riducendo troppo bene il senso: Gaudent carminibus; carmina potes Donare; e non è certo lode l'aggiungere che saranno migliori de' miei.
Conservatemi la vostra bontà, e vogliatemi sempre

V.ro Dev.mo Aff.mo Servitore ed amico
Alessandro Manzoni