Lettera n. 544

Mittente
Manzoni, Alessandro
Destinatario
Gonin, Francesco
Data
2 febbraio 1840 (2 feb.o 1840)
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
Torino
Lingua
italiano, francese, milanese
Incipit
Que vous en semble? È intagliata da Sheeres
Indirizzo
Al Chiarissimo Signore | Il Sig.r Francesco Gonin | Cont.da nuova n. 18 | Torino
Regesto

Alessandro Manzoni invia all'artista Francesco Gonin un esempio dell'arte dell'intagliatore Scheeres, e gli riferisce i lusinghieri commenti di chi ha visto i suoi disegni.

Testimoni
  • (originale) Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Manz.B.I.55b/4, cc. 2rv
Edizioni
  • SARACENO 1881, p. 25.
  • SFORZA 1882-1883, vol. II, p. 8.
  • PARENTI 1945, p. 233.
  • ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 544, vol. II, pp. 125-128, note alle pp. 745-746.
Opere citate

I promessi sposi

+ Testo della lettera

Gonin mio carissimo,

Que vous en semble? È intagliata da Sheeres; chè finalmente te lo posso nominare: e altri lavori di lui potrai vedere nel Nap[oleone] di Vernet, pag. 384, 419, 434, 441, 543, 602, 643, 667, etc., e nel Robinson, pag. 354, 384, 498, etc. Il Sacchi mi lodava assai il primo de' qui accennati; ma, nell'esemplare che abbiamo, lo trovò tanto sciupato per la mala tiratura, da non esser riconoscibile. L'abilità particolare di questo intagliatore, a quel che me ne dice il Sacchi medesimo è per gl'interni, i cieli, i fondi d'ogni genere; e darà a lui da far queste parti anche in vignette delle quali Bernard e Pollet faranno le figure. Aspetto con grande impazienza il tuo giudizio su questo primo saggio, e vengo, anzi corro a parlar della preziosa cassettina. Se ti te see ciocch, nun semm imbriagh: c'è Bordeaux, Champagne, Xeres, Tokai, e se v'ha di meglio. Di qual parlo e di qual taccio? Quel bel frate, in quel bellissimo paese; e quel frate medesimo, con quella stupenda espressione davanti al cavaliere, che, in questo, non gli cede punto; quella mirabile folla di personcine, in quel magnifico cortile; quell'altra in sala; quell'altra così bene aggruppata intorno al novizio, che dice tante cose col volto, e coll'atto del braccio e della mano, e quel bravo seduto,sdraiato a fianco di quella bella porta; e quel car magon di Lucia, con quella cara stizza di Renzo, sempre degni l'uno dell'altro; e quel viso, quella positura, quella toga del dottore, quel tenergli dietro del giovinotto, e le carte sul tavolone, e la seggiola colla vacchetta accartocciata; e que' compagnoni a tavola; l'uno: ela de rid?; l'altro: oh che scenna!; e le due intestazioni così bene immaginate e così ben condotte; etc. etc. etc. chè non si finirebbe. Tutti di casa e Cattaneo, e Rossari e Vitali, che hanno potuto goder dell'esposizione, prima del rinvolgimento, hanno detto ben più di quello ch'io ti dico. Così il Sacchi, il quale, puoi immaginarti come sia contento di principiar con simili bagattelle. Te disi che la va benon. Bernard lavora alla trombettata, Pollet all'estrazione del segreto; e fra tre o quattro giorni avran finito. Ti manderò subito le prove. Quanto alle istruzioni che desideravi, te ne ha scritto Massimo. Quello che raccomandano assai assai, è che lo strato di bianco sia leggiero al possibile; perchè altrimenti si corre rischio di fare una polveretta che insudici, e anche di scrostare. Il Sacchi mi dice pure che sarebbe bene segnar con inchiostro gli scuri pieni; ma vedo che già l'hai fatto nel palazzo che brulica, e brulica davvero. Sappi poi che egli tiene in serbo a Parigi sei o sette, non mi rammento appunto, altri intagliatori, che farà venir tutti o in parte, secondo che vedrà potergli convenire; e me ne farò dire i nomi, per comunicarteli in altra lettera. Se c'intendiamo nel prezzo degl'intagli (del che non dubito, essendo tutt'e due uomini di buona volontà) è disposto a chiamarne subito tre. E siccome egli crede che ognuno ne potrà sottosopra fare uno alla settimana, così fra otto mesi al più si potrebbe dar fuori la prima dispensa. Nè ti faccia difficoltà il loro non far tanto così sulle prime; perchè non avevano ancora lumi adattati per lavorar la sera, e hanno dovuto perder tempo in gite, per quelle benedette carte, che anche tu sai che cosa importino. Quando mi manderai altri legni, e se devono passar per la dogana, mettici per iscrizione: Legni da essere intagliati: così si perderà men tempo, e non si correrà rischio di pagar ciò che non è dovuto. Se ti tornasse comodo d'aver danari costì, prima di partire, dimmelo, che per me è tutt'uno spedirti una cambiale ora, o consegnarieli qui in altro tempo. Spero che non farai cerimonie con me: ce serait désolant. Se il Sig.r Pomba parte domani, come credo, consegnerò questa lettera a lui; altrimenti la manderò alla posta. Ho visto sulla bulletta della dogana, trasmessami da lui, ch'egli ha pagato una lira per il trasporto: se il mio omo non lo trova alla locanda, per rimborsargli questa spesa, e forse altre che gli sia occorso di fare in questa occorrenza, ti prego di farlo tu per me, e di ringraziarlo pure da parte mia, e fargli le mie scuse, se non sono andato in persona: tu sai le triste ragioni che mi rendono impossibile l'adempimento di tali doveri. Chiudo con la solita canzone: scrivi subito, e vieni presto. A quest'ora tu avrai fatto sei o otto altri piccoli capolavori: oh cara! Addio, Gonin mio arcicarissimo: tutta la mia famiglia ti saluta cordialmente; Cattaneo pure e Rossari. Ricevi un abbraccio del tuo

Manzoni

Poscritta spinosa. È venuto da me il Sacchi con Bernard, il quale, per una parte m'ha fatto gran piacere lodando molto i disegni; ma insieme m'ha cambiato la settimana in 12 giorni. Grazie! Ci vorrebber due anni d'intaglio prima di metter mano alla stampa. Dunque bisognerà pensarci. Son poi riuscito ad intendere qualche cosa d'abbastanza chiaro per comunicartelo, sui cangiamenti di metodo per facilitare l'intaglio. Dice dunque il Bernard che la moltiplicità dei tratti sovrapposti è lavoro lungo, difficile, senza buon effetto: una parte di fondo così fatta richiederebbe, ad eseguirla fedelmente, talvolta quindici giorni. Due tratti l'un sull'altro, tre al più, in qualunque massa d'ombre, e tratti continui, decisi: M.r Gonin accuse très–bien le trait, et par conséquent dessine à merveille pour le graveur, quand il veut; mais il ne veut pas toujours. E per esemplari mi mostrava i ritratti, dove non c'è altro da fare che lasciare intatto il lapis. Del resto, anche nei disegni dove l'inconveniente (per l'intaglio, s'intende) c'è, non è che in parti, e in parti secondarie: fondi, scuri, panneggiamenti, e al più qualche figura nelle folle non fermamente tratteggiata. E quanto ai due primi, mi diceva anche, che per loro non sarebbe quasi niente, se avessero da te il permesso di fare secondo il metodo loro ciò che tu hai indicato con un altro, anzi lo avresti fatto perfettamente se fosser disegni da rimaner così. Il meglio però sarà che tu lavori addirittura per l'intagliatore in ogni parte; e un altro meglio sarà che tu possa venire al più presto e intenderti a voce. Il bene poi che Bernard ha detto de' disegni, e massime di quelli in cui non trovava nessun inciampo per lui è tale che da un francese non me lo sarei aspettato. È poi venuto Massimo, e non ti so dire come sia stato contento. Ti ripeterò una sola delle sue frasi: conoscevo il talento di Gonin; ma credevo che piovesse, non che diluviasse. Rispetto al grande imbroglio del tempo, non vedo che tre rimedi possibili: il migliore, ma il più difficile è che al Sacchi possa convenire di chiamare addirittura i sei o sette altri intagliatori; il secondo, mandare una parte de' disegni a intagliare a Parigi; il terzo pubblicare una dispensa ogni quindici giorni, invece d'una per settimana. Dimmene qualche cosa, e sopra tutto vedi se puoi affrettare la tua venuta. T'abbraccio di nuovo.