Lettera n. 555

Mittente
Manzoni, Alessandro
Destinatario
Gonin, Francesco
Data
[9 maggio 1840] (9 maggio)
Luogo di partenza
[Milano]
Luogo di arrivo
Torino
Lingua
italiano
Incipit
La gioia di darti il ben tornato
Indirizzo
Al Chiarissimo Signore | Il Sig.r Francesco Gonin | Cont.da nuova n. 18 | Torino
Regesto

Alessandro Manzoni si rallegra dell'imminente ritorno a Milano dell'artista Francesco Gonin, in vista del quale il figlio Pietro è alla ricerca di un alloggio. Si augura che arrivato a Milano, Gonin possa trovare pronte una dozzina di nuove vignette.

Testimoni
  • (originale) Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Manz.B.I.55c/6, cc. 2rv
    (Timbri postali: «MILANO | MAGGIO 9»; «10 MAGG.»; «FRANCA»)
Edizioni
  • SARACENO 1881, p. 61.
  • SFORZA 1882-1883, vol. II, p. 33.
  • PARENTI 1945, p. 242.
  • ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 555, vol. II, pp. 140-141, note alla p. 751.
Opere citate

I promessi sposi

+ Testo della lettera

Gonin mio carissimo,

La gioia di darti il ben tornato è accresciuta dal pensiero che ti darem presto il ben venuto. Pietro non aveva trovato un appartamento conforme alle tue intenzioni: ora che il tempo del tuo arrivo è più determinato, farà nuove diligenze, per potertene proporre subito uno o più, da vederli tu, e farci sopra le tue osservazioni: chè, fissarne uno, quand'anche paresse opportunissimo, sarebbe rischiar di servirti non del tutto secondo il tuo genio.
Troverai, spero, una dozzina di nuove vignette; sette o otto ci sono a quest'ora. Presto il lavoro anderà più in fretta, perchè i due intagliatori chiamati dal Sacchi sono in cammino. M'informerò per i libri, e mi tengo già sicuro che si potrà, se non portarli a casa addirittura, riaverli subito.
L'esposizione è aperta: e mi spiace bene, come spiacerà a tutti, che sia svanita la speranza di vederci almeno un tuo quadro. Addio, noi stiam tutti bene, cioè nessuno è ammalato, se non che Cristina non s'è ancor potuta liberare del suo dolor di capo. È inutile dirti con che impazienza t'aspettiamo, famiglia e amici. Che piacere quando non avrò più bisogno della penna per darti il buon giorno

Il tuo Manzoni