Lettera n. 574

Mittente
Manzoni, Alessandro
Destinatario
Gonin, Francesco
Data
2 settembre 1840 (2 7bre 1840.)
Luogo di partenza
Brusuglio
Luogo di arrivo
Bellagio
Lingua
italiano
Incipit
Riesce anche a me inaspettata
Indirizzo
Al Chiarissimo Signore | Il Sig.r Francesco Gonin | Bellagio | Lago di Como
Regesto

Alessandro Manzoni raccomanda all'artista Francesco Gonin di non preoccuparsi troppo di una osservazione del Sacchi sul suo lavoro e lo invita a chiedere ulteriori delucidazioni.

Testimoni
  • (originale) Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Manz.B.I.55c/7, cc. 2rv
    (Timbro postale: «MILANO | 3 | SET.»)
Edizioni
  • SARACENO 1881, p. 63.
  • SFORZA 1882-1883, vol. II, p. 38.
  • PARENTI 1945, p. 243.
  • ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 574, vol. II, pp. 151152, note alla p. 758.
Opere citate

I promessi sposi

+ Testo della lettera

Gonin mio carissimo,

Riesce anche a me inaspettata, come spiacevolissima, l'osservazione del Sig.r Sacchi sopra disegni che a me parvero condotti più che mai col metodo che t'era stato indicato, rispetto all'intaglio. Ma tu sai bene che, se l'osservazione fosse stata fatta a me, io avrei rimesso a te il rispondere, come a quello che solo lo puoi fare con fondamento. Sebbene, non vedo quel che potessi risponder tu medesimo, ora com'ora, essendo l'osservazione così generale e non motivata. Mi par dunque che tu debba domandare in che consistano particolarmente le difficoltà, affin di poterle sciogliere. Ad ogni modo sono perfettamente del tuo parere che l'arbitrio indeterminato che ti vien chiesto, non è da concedere: se convenga accordar qualche libertà sopra qualche parte circoscritta d'uno o d'un altro disegno, e quando te ne sia mostrata la necessità, come s'è fatto altra volta, starà a te il vederlo. Il viglietto non mi par dispettoso, ma soltanto asciutto: e del resto cagion di dispetto non ce n'è stata nessuna, come non lo potrà essere il domandare schiarimenti che son necessari. Ma ti confesso che l'urtar così in uno scoglio, quando si credeva di poter andare a gonfie vele, m'ha dato una scossa veramente spiacevole. Addio; mia madre e mia moglie contraccambiano cordialmente il tuo saluto, ed io, abbracciandoti in fretta, mi dico

Il tuo Manzoni