[Sopra una staffilata del Monti ai Romantici. Dialogo con un amico]

Insieme editoriale: Scritti letterari

Il dialogo si inserisce nella querelle classico-romantica e fu suggerito a Manzoni dallo scritto montiano I poeti dei primi secoli della lingua italiana. Dialogo in cinque pause apparso nel 1824 nella seconda parte del terzo volume della Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca, a Milano, presso l’Imperiale Regia Stamperia. Qui, in calce all’elenco dei personaggi (Apollo, Mercurio, La Critica, I Poeti del Dugento, Fra Guittone, Guido Guinicelli, Dante, Fazio degli Uberti, l'Ariosto, il Poliziano, Monsignor Bottari, Giuseppe Baretti, Giulio Perticari, La Proposta, Il Gran Frullone Mandatario di diversi Accademici della Crusca) è la didascalia «Il luogo della scena è romantico, cioè dove torna più conto». E proprio in questa nota l’amico del dialogo manzoniano intravede la staffilata di Monti contro i Romantici, rei di appellarsi al principio della libertà nell’arte per ragioni di comodo, in questo caso per evitare le difficoltà imposte dal canone dell’unità di luogo. All’amico, Manzoni ribatte in tono ironico, in difesa dei Romantici, fingendo di non intravedere alcuna staffilata nelle parole del Monti, di cui ribalta le intenzioni. In risposta all’accusa di faciloneria dei Romantici Manzoni riflette sull’incongrua sopravvalutazione del binomio difficoltà-perfezione che condiziona una seria valutazione critica della letteratura: «Nelle cose della vita non si rimprovera ad uno il fare secondo che gli torna conto, ma nelle cose della letteratura... [...] E non si è osservato che molte difficoltà non vengono da altro che da una opposizione del buon senso con fini storti ed arbitrarii».

Storia del testo

Del dialogo si conservano due redazioni alla Braidense (Manz.B.XIV.9) in due minute autografe, la seconda parziale, a significare forse un precoce disinteresse e abbandono dello scritto da parte del Manzoni (cfr. RICCARDI-TRAVI 1991, p. 470). La stesura di entrambe le redazioni è databile al 1824, anno della pubblicazione della seconda parte del terzo volume della Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca di Vincenzo Monti contenente I poeti dei primi secoli della lingua italiana. Dialogo in cinque pause (pp. [I]-CLXXVIII), che occasionò il breve scritto manzoniano. Fu pubblicato per la prima volta postumo nel 1887 da Ruggiero Bonghi nelle Opere inedite o rare, vol. III, pp. 215-223, con il testo della seconda redazione in nota alle pp. 220-221.

Date di elaborazione

1824


Testimoni manoscritti
  • Manz.B.XIV.9 • Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
    (autografo della prima minuta e del rifacimento parziale)

Prima edizione
  • BRAMBILLA-BONGHI-SFORZA 1883-1898 = Manzoni Alessandro, Opere inedite o rare di Alessandro Manzoni, pubblicate per cura di Pietro Brambilla, da Ruggiero Bonghi e Giovanni Sforza, Milano, Rechiedei, 1883-1898 (voll. 5)
    (vol. III, pp. 215-223; testo della seconda redazione in nota)

Edizioni di riferimento
  • RICCARDI-TRAVI 1991 = Manzoni Alessandro, Scritti letterari, a cura di Carla Riccardi e Biancamaria Travi, Milano, Mondadori, 1991 (Tutte le opere di Alessandro Manzoni, a cura di Alberto Chiari e Fausto Ghisalberti, “I classici italiani", vol. V, t. III)
    (testo della prima redazione alle pp. 216-218; testo della seconda redazione alle pp. 219-220, nota ai testi alle pp. 469-470)
Edizione del testo in preparazione

Scheda di Carmela Marranchino | Cita questa pagina