Volucres

Insieme editoriale: Poesie / Poesie latine

L’elegia fu composta da Manzoni in seguito a una delle sue consuete passeggiate nei parchi pubblici cittadini (cfr. CHIARI-GHISALBERTI 1957, p. 920). Il breve componimento ruota attorno al contrasto tra la condizione delle anitre del laghetto, libere di volare, e quella di altri infelici uccelli rinchiusi nelle gabbie della voliera fatta costruire da Emilio Bignami e collocata presso i Giardini pubblici di Milano. Di seguito il volgarizzamento del testo approntato in endecasillabi sciolti dal poeta Anselmo Guerrieri (1868), che stando alla testimonianza di Bonghi (cfr. BRAMBILLA-BONGHI-SFORZA 1883-1898, vol. I, p. 290) non spiacque al poeta: «Tit. Gli uccelli | Fortunate le anatre, a cui il cielo sorride aperto, / e liberi stagni si estendono tra vaste sponde! / Trattengono noi qui reclusi reti di ferro intrecciato, / e tetti ostili ci negano la luce superna. / Guardiamo, ahimè, le fronde e il verde irraggiungibile, / e volgiamo lo sguardo agli uccelli, ai quali non ci è dato di aggregarci. / Se talvolta apriamo all’aria le ali immemori, / le penne cadono respinte dalle tristi sbarre. / Nessun diletto o dolci amori riporta la primavera, / nessun nido, una folla pigolante, ci invoca. / Invece di un ruscello che scorre, invece del lieto gorgogliare di una fonte / una piccola vasca fa mostra delle sue ignave acque. / Crudeli esche! Irretiti dalla vostra dolcezza, / trasciniamo il nostro tempo in eterni carceri!» (cfr. LONARDI-AZZOLINI 1992, p. 469).

Metro
distici elegiaci latini (un esametro e un pentametro)
Storia del testo

Originariamente destinati alla pubblicazione sulla rivista «Nuova Antologia», i sette distici manzoniani vennero per la prima volta stampati sul quotidiano milanese «La Perseveranza» (= Pers.), diretto da Ruggero Bonghi, il 29 maggio 1868, insieme con la risposta delle Anates redatta in 37 esametri da Giovan Battista Giorgini, genero del poeta. Quest’ultimo, il 28 febbraio del 1869, aveva tra l’altro inviato a Michele Ferrucci, latinista e collega dell’Università di Pisa, nonché futuro destinatario di un ulteriore distico manzoniano, una sua trascrizione di Volucres, recante una forma del testo anteriore a quella edita (= G1). La copia Giorgini, aumentata a 18 versi, reca numerose varietà di lezioni rispetto all’editio princeps, le quali non sono tutte attribuibili a Manzoni: per questa ragione Bonghi – che per primo ripropose i versi insieme a quelli di Giorgini e ai volgarizzamenti di entrambi i componimenti stampati da Anselmo Guerrieri sulla stessa rivista letteraria l’11 giugno del 1868 (BONGHI-BRAMBILLA-SFORZA 1883-1898, vol. I, pp. 289-293) – e, dopo di lui, i successivi editori del testo si sono attenuti alla redazione Pers., cfr. SANESI 1954, p. CCXXXIII, CHIARI-GHISALBERTI 1957, p. 921 e così anche LONARDI-AZZOLINI 1992, p. 469. A Mary PINCHERLE MINERBI 1932, pp. 770-773 si deve poi la segnalazione di una seconda copia approntata da Giorgini (= G2), recante altre variazioni segnalate in CHIARI-GHISALBERTI 1957, p. 921: il manoscritto, oggi irreperibile (cfr. PIACENTINI 2017, p. 93), fu consultato dalla studiosa tra le carte messe a disposizione da Luigi Bonghi, figlio di Ruggero.

Negli anni Cinquanta un ulteriore testimone, questa volta autografo, di Volucres venne quindi rinvenuto da Dante Isella fra le carte di Luigi Rossari custodite all’Archivio storico civico di Milano (cart. 5, fasc. 63 [= B]): nemmeno in questo caso si trattava però dell’originale inviato al quotidiano di Bonghi, e verosimilmente rimasto presso di lui, ma di una copia tratta da Manzoni forse a partire dal giornale stesso, come si ricava dalle minute differenze nella punteggiatura; nonostante la mancata trascrizione di un distico (vv. 9-10), erroneamente omesso dalla copia e presente invece nell’edizione a stampa (cfr. CHIARI-GHISALBERTI 1957, pp. 920-921). Ancora, nel 2001, Carlo Annoni ha segnalato l’esistenza di un nuovo testimone apografo del componimento, sopravvissuto tra le carte di Giorgini (BNB, Archivio Giorgini III.C.14 [= A]) e in seguito riconosciuto come latore della redazione più antica dell’elegia, come cioè «primo virgulto del suo vero ceppo» (ISELLA 2009, p. 406), precedente dunque a Pers. e a B. Il manoscritto era stato infatti allestito da un copista (non identificato) che, tra varie trascuratezze grafiche, ha diligentemente riportato le varianti alternative dell’antigrafo, senza dubbio un autografo manzoniano (cfr. PIACENTINI 2017, pp. 91-92, come già ISELLA 2009 e ANNONI 2002, pp. 143-159). Le tre redazioni autoriali sono dunque così ordinabili: A, B, Pers.; mentre il ramo di tradizione spuria, quello cioè derivante dai rifacimenti di Giorgini (entrambi risalenti ad A) è a sua volta anteriore a B e Pers; cfr. ancora la sintesi di ISELLA 2009, 405-406, 409. Sul versante della fortuna del testo, è da segnalare, in ultimo, la versione in distici greci di Stefano Grosso pubblicata su «Il Baretti» il 13 giugno 1872 e spedita in omaggio a Manzoni il 15 giugno (cfr. PIACENTINI 2017, p. 90).

Date di elaborazione

1868


Testimoni manoscritti (vedi tutti)
  • III.C.14 • Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
    (copia in pulito apografa, siglata A)
  • cart. 5, fasc. 63 • Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana
    (copia in pulito autografa, siglata B)
  • Manz.B.XXIX.63 • Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
    (volgarizzamento anonimo di Volucres e Anates)

Prima edizione
  • VOLUCRES, PERSEVERANZA 1868 = Manzoni Alessandro, Volucres, in «La Perseveranza», 29 maggio 1868

Edizioni di riferimento
  • DANZI 2012A = Manzoni Alessandro, Tutte le poesie, a cura di Luca Danzi, Milano, BUR Rizzoli, 2012
    (testo a p. 480)
  • ANNONI 2002 = Annoni Carlo, Le «ali immemori»: studio su «Volucres» di Alessandro Manzoni, in Annoni Carlo, La poesia di Parini e la città secolare, Milano, Vita e pensiero, 2002 (Letteratura italiana. Ricerche), pp. 123-161
    (pp. 123-161, con riproduzioni dei mss. A e B alle pp. 143-159)
  • BOGGIONE 2002 = Manzoni Alessandro, Poesie e tragedie, a cura di Valter Boggione, Torino, Unione tipografico-editrice torinese, [2002] (Classici italiani)
    (pp. 553-555)
  • CHIARI-GHISALBERTI 1957 = Manzoni Alessandro, Poesie e tragedie, Milano, Mondadori, 1957 (Tutte le opere di Alessandro Manzoni, a cura di Alberto Chiari e Fausto Ghisalberti, “I classici italiani", vol. I)
    (testo a p. 260, note alle pp. 920-921)
  • SANESI 1954 = Manzoni Alessandro, Poesie rifiutate e abbozzi delle riconosciute, a cura di Ireneo Sanesi, Firenze, Sansoni, 1954
    (testo alle pp. 184-185, note alle pp. CCXXXIII-CCXXXIV)
  • BARBI-GHISALBERTI 1950 = Manzoni Alessandro, Scritti non compiuti. Poesie giovanili e sparse, lettere, pensieri, giudizi, con aggiunta di testimonianze sul Manzoni e indice analitico, in Manzoni Alessandro, Opere di Alessandro Manzoni, Centro Nazionale di Studi Manzoniani, a cura di Michele Barbi e Fausto Ghisalberti, Milano, Casa del Manzoni - Firenze, Sansoni, 1942-1950 (3 voll.)
    (p. 112)
  • BRAMBILLA-BONGHI-SFORZA 1883-1898 = Manzoni Alessandro, Opere inedite o rare di Alessandro Manzoni, pubblicate per cura di Pietro Brambilla, da Ruggiero Bonghi e Giovanni Sforza, Milano, Rechiedei, 1883-1898 (voll. 5)
    (vol. I, pp. 289-293)
Edizione del testo in preparazione

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