MANZ. 15. 0009-0010 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense

Galeani Napione, Gian Francesco
Dell'uso e dei pregi della lingua italiana libri tre del cav. G.F. Galeani Napione. Con giunta degli opuscoli annessi all'edizione di Torino del 1791. Volume primo (-secondo)
Milano : per Giovanni Silvestri, 1830
2 v. ; 18 cm
Lingua: italiano
Contenuto: Volume I. Libro I: In cui trattasi della necessità di avere una lingua sola dominante per valersene nelle opere tutte d’ingegno, e si dimostra dover essere questa l’Italiana in Piemonte. Libro II: Che contiene il paragone delle due lingue francese e italiana Volume II. Libro III: In cui trattasi dei mezzi per render comune e popolare la lingua colta italiana. Opuscoli: Lettera all’Autore , del sig. cav. abate Girolamo Tiraboschi; Risposta dell’Autore; Lettera al sig. abate Saverio Bettinelli; Discorso intorno al modo di ordinare una Biblioteca Scelta italiana; Discorso intorno alla storia del Piemonte
Osservazioni sull'esemplare

Legatura in cartone. Sulla copertina e sul frontespizio del primo volume lettera B maiuscola (sigla del catalogatore, Domenico Bassi). Sull’ultima pagina del primo volume e sulla terzultima del secondo compare il numero 190984, probabile segnatura precedente. Gruppi di pagine intonse nel secondo volume.

Vicenda collezionistica

donazione Brambilla

Presentazione

Trattato in tre libri, originariamente pubblicato a Torino nel 1791, che collega la questione linguistica a quella nazionale: «Laonde questa materia di grammaticale e letteraria, che al più era, è diventata filosofica, e diventar dovrebbe eziandio politica, mercè il giovamento che può arrecare alla civile società». Napione crede nell’esistenza di una lingua italiana comune, scritta e parlata, che deve mantenersi lontana dagli arcaismi cruscanti come agli influssi francesi. L’autore è specificamente citato in uno degli appunti relativi al Sentir messa: «Il C. Nap. Si lamenta che in Italia non si adoperi comunemente la lingua comune. Ma come nasce questo? Perchè quella ch’egli chiama comune, non c’è da adoperarla; e quella che è lingua di fatto non si studia abbastanza da poterla adoperare» (STELLA-VITALE 2000B, p. 535).


Descrizione della postillatura

Postille nel volume II

Opere correlate
Edizioni
  • VECCHIO 2001 = Vecchio Sebastiano, La vera filosofia delle lingue. Manzoni linguista e semiologo, Caltanisetta-Roma, Salvatore Sciascia editore, 2001 (Scritture e letture, 10)

Comprende

Scheda OPAC SBN
RAVE007694

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