Lettera n. 330

Mittente
Manzoni, Alessandro
Destinatario
Grossi, Tommaso
Data
[18 novembre 1829] (mercoledì)
Luogo di partenza
Brusuglio
Luogo di arrivo
[Milano]
Lingua
italiano
Incipit
La tua amabilissima lettera mi trovò jeri
Indirizzo
A Monsieur | M.r Thomas Grossi | Chez lui
Regesto

Manzoni dà al Grossi notizie della propria salute e lo avvisa di accordarsi l'indomani con il cocchiere per raggiungerlo a Brusuglio. Infine, lo ringrazia delle notizie intorno alla pubblicazione dell'ode burlesca L'ira di Apollo.

Testimoni
Edizioni
  • SFORZA 1912-1921, vol. II, p. 574.
  • PRIOR 1919, pp. 11-12.
  • ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 330, vol. I, p. 576, note alle pp. 962-963.
  • ISELLA 1994A, lettera n. 330, p. 108, note alla p. 138 (ricollazionata sull'autografo).
  • SARGENTI 2005, vol. I, pp. 434-435.
  • CARTEGGI LETTERARI 2016, lettera n. 175, pp. 487-488, note alle pp. 488-489.
Opere citate

L'ira di Apollo - Per la lettera semiseria di Grisostomo - Ode

+ Testo della lettera

Car.mo Amico,

La tua amabilissima lettera mi trovò jeri in un poco d'inquietudine, perché i dolori erano insorti di nuovo, e tutto annunziava un ritorno allo stato reumatico, a segno che il D.r Cozzi dubitava di aver bisogno d'un altro salasso. Ora tutto è svanito e non se ne parli più.
Giovedì e Venerdì il legnetto sarà a Milano, se non altro pel D[otto]re che questi giorni continuerà a venire. Ti aspetto a braccia aperte. Spero che porterai da lavorare alla distesa.
Domani il cocchiere o il f[acente] f[unzioni] venendo a Milano s'intenderà con te per l'ora della partenza.
Ti ringrazio delle nuove che mi dai del mio povero parto gettato sulle onde in un canestro. Forse in piena luce non avrebbe avuto quel favore che mi dici, e se la figlia di Faraone l'avesse veduto in braccio alla madre all'uso comune, non si sarebbe appena fermata a riguardarlo.
Addio, saluta gli amici, e ti aspetto.

Il tuo Manzoni