MANZ. 15. 0011 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense

Pagina: 117 postillato

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NB <... ...>

Questa postilla trova riscontro in un appunto relativo alla prima redazione del trattato Della lingua italiana dove, contestando l'idea di Cesari che la corruzione della lingua tra il 400 e il 600 fosse opera del popolo, Manzoni annota: «Citare quel luogo del Salviati (così male a proposito beffato dal Cesatotti) dove si attribuisce alla smania dei latinismi l'alterazione del 400» (STELLA-VITALE 2000B, P. 229).

Luogo dell'opera: Parte III, XI
Termine o passo postillato: [cita da Salviati] «I termini antichi di questa specie non vennero dal latino, ma dalla corruzione di esso, e dalla mescolanza colle lingue barbare; né accadde per umano consiglio, ma per opera della Provvidenza; laddove i moderni si traggono dal latino duro, e sono introdotti senza autorità dall’arte e dall’arbitrio degli uomini.» .. Ciò vuol dire in altro linguaggio, che i vocaboli sono puri e perfetti quando nascono dal caso e dall'ignoranza, ed escono da un fondo guasto; e debbono dirsi viziosi, qualora con scelta e giudizio dsi traggano da radice sana per opera di persone fornite d'intelligenza e di gusto.