CS.M 2619 Milano, Biblioteca del Centro nazionale di studi manzoniani

Colet, Louise
Naples sous Garibaldi: souvenirs de la guerre de l'indépendance / par Louise Colet
Paris : E. Dentu libraire éditeur, 1861
131 p. ; 19 cm .
Lingua: francese
Osservazioni sull'esemplare

Legatura in carta. Sulla copertina, l’occhiello e il frontespizio, il titolo Naples sous Garibaldi è corretto con interventi mss. in La Naples de Garibaldi . Nell’occhiello, dedica autografa: «hommage d'admiration et de respectueuse affection un grand <...> à Manzoni Louise Colet»

Presentazione

Di Louse Colet, poetessa e romanziera francese, nonché autrice di un libro di memorie sui suoi incontri italiani dove compare anche Manzoni (L’Italie des Italiens, 1862-64), si conserva nella biblioteca manzoniana, oltre a questo, il volume Quatre poëmes, Parigi 1855 (CS. M 1363), con dedica autografa e senza postille. Non si conservano invece la raccolta Poésies, del 1842, né le successive Poésies complètes del 1844, che includevano una libera traduzione francese del coro del IV atto dell’Adelchi. Secondo quanto riferisce la stessa autrice nel volume L’Italie des Italiens, il testo era però parte della biblioteca manzoniana, perché le fu mostrato nella casa di via Morone. Manzoni conosceva Louise Colet fin dall’inizio degli anni Quaranta, come testimonia la prima delle tre lettere a lei indirizzate dove, in data 15 novembre 1843, lo scrittore si scusa di non potere presentare personalmente i suoi omaggi all’amica (lettera 716). La lettera più nota è quella del 2 febbraio 1860: qui Manzoni si dichiara colpito da alcuni versi ricevuti da Louise Colet al punto che, in un momento diverso, sarebbe stato spinto a tornare lui stesso alla poesia, «mais à présent il ne me reste plus pour la poésie que la faculté de le goûter». Invia però a Louise dei versi provenienti da «un hymne commencé trop tard, et que j’ai laissé inachevé sitôt que je me suis aperçu que ce n’était plus la poésie qui venait me chercher, mais moi qui m’essoufflais à courir après elle» (lettera 1269). I 16 versi riportati nella lettera appartengono al sesto, e incompiuto, degli Inni sacri, Ognissanti, avviato nel 1830, interrotto, ripreso nel 1847 e infine definitivamente abbandonato. La terza e ultima lettera, successiva di poche settimane, torna alle scuse e ai convenevoli (lettera 1272).


Scheda OPAC SBN
SBL0479372

Vedi immagini (27)
[Riproduzione parziale]

Scheda di Mariarosa Bricchi | Cita questa pagina