MANZ.BRU. A.03. 070 [Postillato] Brusuglio, Villa Manzoni

Berni, Francesco <1497?-1535?>
Opere burlesche di M. Francesco Berni con annotazioni e con un saggio delle sue Lettere piacevoli
Milano : dalla Società tipografica de' Classici italiani, contrada di s. Margherita, N. 1118, 1806
VIII, 230, [2! p. ; 8º
Lingua: italiano
Contenuto: Agli associati ed al colto pubblico; Il Lasca in lode di M. Francesco Berni; Il Lasca a chi legge; Il Berni in nome di M. Prinzivalle da Pontremoli; Il Lasca in nome del Berni; Capitoli (XXVII in tutto); Sonetti; Canzone; Ballata; Descrizione del Giovio; Capitolo della Piva; Cap. I. Alla sua innamorata; Cap. II. Alla detta; Caccia di Amore; Vita del Berni; Infermità di Papa Clemente VII; Voto di Papa Clemente; Della suggezione di Verona; Al vescovo suo Padrone, Epigramma; Sopra un cane, Epitaffio; Annotazioni; Lettere facete e piacevoli.
Note: Altro esemplare digitale: https://books.google.it/books?id=0GzuEE0zzdQC&printsec=frontcover&dq=berni+opere+burlesche+1806&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiDwefCtajcAhUNMewKHfz5CjQQ6AEIJzAA#v=onepage&q=berni%20opere%20burlesche%201806&f=false
Osservazioni sull'esemplare

Il volume presenta notabilia linguistici e segni di lettura.

Presentazione

Il volume non reca segni di una approfondita lettura: si contano infatti pochi notabilia che sottolineano alcune locuzioni della lingua viva, permettendo quindi di inserire la poesia di Berni tra le testimonianze del fiorentino medio cinquecentesco. A prova della ricchezza del patrimonio linguistico che Manzoni trae dall'antologia poetica di Berni concorrono le 12 postille alla Crusca veronese redatte sulla base di citazioni dai Capitoli (ai lemmi fare croce, peso, braccio, martello, fare vergogna, fare vita, portare, scelto, squarcio, fare, avere di checchè sia, fuora) e numerose citazioni sparse nei vari spogli linguistici manzoniani: in alcuni spogli per la revisione linguistica Dal Fermo e Lucia alla Ventisettana, per esempio, si ritrova una citazione dal capitolo In lode d'Aristotele utile a Manzoni per testimoniare la sostituzione, comune anche al milanese, dell'imperfetto indicativo al congiuntivo o al condizionale, utilizzata anche nel romanzo per suggerire un effetto immediato di mimesi dell'oralità. Questa concordanza permette dunque di collocare cronologicamente lo spoglio dell'opera durante la fase di revisione linguistica del romanzo, quindi tra 1823 e 1827.
Un altro significativo riscontro con il romanzo riguarda invece la locuzione fare vita scelta, che Manzoni sottolinea nel Capitolo della peste, riporta in postilla alla Crusca e riutilizza nei Promessi sposi, anche se solo nell'edizione quarantana. In Q XXIV 48 la locuzione viene utilizzata dal sarto per esprimere il suo meravigliato stupore per la conversione dell'innominato e il suo spirito di carità nei confronti degli ultimi: «quando potrebbe far vita scelta»; l'espressione idiomatica sostuisce aver buon tempo di Sp e Fe: anche tale locuzione, avvertita forse come troppo letteraria, era comunque attestata nei comici fiorentini, dal momento che compare tanto nei notabilia agli Incantesimi di Cecchi quanto nella Gelosia del Lasca e nelle postille alla Crusca (al lemma tempo), dove viene peraltro indicata una felice corrispondeza con il milanese.


Segni di lettura
pp. 16, 17, 115.
Opere correlate

Scheda OPAC SBN
RMLE013254

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