Lettera n. 545

Mittente
Manzoni, Alessandro
Destinatario
Gonin, Francesco
Data
8 febbraio 1840 (8 feb.o 1840.)
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
Torino
Lingua
italiano, latino
Incipit
Eccoti gli altri due saggi
Indirizzo
Al Chiarissino Signore | Il Sig.r Francesco Gonin | Cont.da nuova, n. 18 | Torino
Regesto

Alessandro Manzoni invia all'artista Francesco Gonin un saggio del lavoro degli intagliatori e lo informa sull'andamento dei lavori. Lo scrittore si augura di vederlo presto.

Testimoni
  • (originale) Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Manz.B.I.55b/5, cc. 2rv
    (Timbri postali: «MILANO | FEBBRAI[O] 8»; «9 FEBB.»; «FRANCA»)
Edizioni
  • SARACENO 1881, p. 33.
  • SFORZA 1882-1883, vol. II, p. 14.
  • PARENTI 1945, p. 235.
  • ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 545, vol. II, pp. 128-130, note alle pp. 746-747.
Opere citate

I promessi sposi

+ Testo della lettera

Gonin mio carissimo,

Eccoti gli altri due saggi. In quello di Bernard non troverai la donna alla finestra: il Sacchi mi disse che il legno in quella parte era fradicio, o almeno non abbastanza sodo; ma che, se ti preme che la vignetta abbia anche quell'accidente, si rimetterà un pezzetto, sul quale potrai rifare il tuo disegno. Troverai vari scuri, che non sono ad literam. Su questo, e sul rimanente, aspetto la tua sentenza. Sull'altra prova, mi dice il Sacchi medesimo, non potersi far giudizio sicuro, perchè, essendo il legno carico assai di bianco, questo s'è mischiato all'inchiostro, ed ha indebolite e confuse in qualche parte le ombre. Con la mia più prossima lettera, ti manderò un'altra prova tirata sul legno ripulito. Che ne dici intanto? perchè io desidero sentir subito da te qualche cosa. Il primo saggio è del più giovane, e pare dell'ancor meno abile. E vedo che l'intenzione di Sacchi è di dargli in varie vignette le parti di meno impegno, e alcune nelle quali lo dice più addestrato.
Ora in fretta il resto, per fare a tempo colla posta. Credo che de' tre partiti converrà prender gli ultimi due insieme, cioè intendersi col Sacchi perchè porti il numero degl'intagliatori stranieri almeno a sei, e portare a dieci giorni l'intervallo tra le dispense. Egli disegna prendere due o tre intagliatori di qui, per la parte di lavoro, o quasi materiale, o men fino: a questo gli ho detto che la cosa potrà andare, se il disegnatore vede alla prova che il lavoro non ci scapiti. Di Bisi non so ancor nulla; Riccardi ha mostrato non so se due o tre disegni al Sacchi, il quale pregato da lui di dirgliene francamente il parer suo, gli ha consigliato di rifarne uno. Tornando alle condizioni del disegno rispetto all'intaglio, non so se t'abbia detto nell'ultima mia che Bernard m'ha assicurato esser tutt'uno per loro che le ombre siano estompées, o segnate con linee da eseguirsi tale quale. Per me (lasciando però a te la decisione) confesso che preferisco il secondo metodo. Le figure più grandi e in minor numero, dove il soggetto lasci qualche scelta, portano minor lavoro all'intagliatore, e non fanno meno spicco.
Bernard ha preso ora ad intagliare con gran passione la vignetta del frontispizio, alla quale egli solo metterà mano. E, per passione, ha pur portato via il gruppo di birboni col galantuomo, quantunque sia di quelle più innanzi nell'ordine della pubblicazione. Ne fu veramente entusiasmato, e proruppe in una bestemmia (per un francese) d'ammirazione. Te la dirò a voce, e presto spero. Chè tu ti lamenti ch'io non ti dia nove della mia famiglia, e non ti rammenti il proverbio: nessuna nova, buona nova; e non pensi ch'io non posso sottintender lo stesso al tuo silenzio intorno alla tua venuta. Dimmene, anzi fanne qualche cosa. Intanto, anche due righe, ma al più presto. Ti dico però espressamente che in casa stiam tutti bene, e vogliamo a te quel molto molto che tu sai; che Cristina sta forte ancora, ma non può tirare in lungo se non qualche giorno, e che Sofia viene finalmente oggi a desinar con noi. Dimmi quanti disegni hai fatti: quelli che m'hai spediti crescon di bellezza sotto l'occhio. Addio, carississimo: t'abbraccio e t'aspetto con le braccia aperte, in mezzo a un gruppo d'altre braccia aperte.

Il tuo Manzoni