Lettera n. 554

Mittente
Manzoni, Alessandro
Destinatario
Gonin, Francesco
Data
4 aprile 1840
Luogo di partenza
Milano
Luogo di arrivo
Torino
Lingua
italiano
Incipit
Questa volta puoi immaginarti che aspetto il tuo giudizio
Indirizzo
Al Chiarissimo Signore | Il Sig.r Francesco Gonin | Cont.da nuova n. 18 | Torino
Regesto

Alessandro Manzoni invia all'artista Francesco Gonin un'incisione importante e attende con ansia un suo giudizio.

Testimoni
  • (originale) Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Manz.B.I.55c/5, c. 1rv
    (Timbri postali: «MILANO | APRILE 4»; «5. APR.»; «FRANCA» )
Edizioni
  • SARACENO 1881, p. 59.
  • SFORZA 1882-1883, vol. II, p. 31.
  • PARENTI 1945, p. 242.
  • ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 554, vol. II, pp. 139-140, note alle pp. 750-751.
Opere citate

I promessi sposi

+ Testo della lettera

Gonin mio carissimo,

Questa volta puoi immaginarti che aspetto il tuo giudizio con più impazienza, e con più sospensione del solito; perchè si tratta d'un pezzo grosso. I ritocchi all'altre due sono stati fatti subito, ma, avendone chieste le prove al Sacchi, per sottoporle alla tua revisione, questi m'ha fatto tante difficoltà, che non ho avuto faccia d'insistere. M'ha detto, tra l'altre cose, che la prova d'una di Riccardi era costata a Pollet un giorno e mezzo di stento e, quel ch'è più, di perditempo. Se però tu le desideri, dimmelo; e io credo che le tue parole faranno effetto. Attendo la vignetta per il manifesto; il quale, venendo anche la carta a tempo, potrà uscire nel corrente mese. S'aspettano di giorno in giorno gli altri due intagliatori: i due che son qui si tengon sicuri (salvo disgrazie) di darne almen quattro al mese: così, facendo un po' di provvisione, prima di metter mano alla stampa, s'avrebbe il conto. So che è indiscrezione chiederti lunghe lettere; ma, se mai, in un momento di riposo, la tua penna prendesse il galoppo, non la tenere in briglia. Stefano ti saluta. Perchè Stefano solo? Perchè me lo dice ora che ti sto scrivendo: chè se dovessi raccogliere tutti gli altri saluti, e parlarti di tutti quelli che desiderano esser per ora rammentati da te, e goder col tempo della tua presenza, non farei fine. Addio, caro Gonin ricevi il cordiale abbraccio del tuo

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