MANZ.BRU. A.02. 044 [Postillato] Brusuglio, Villa Manzoni

Machiavelli, Niccolò
{ Opere di Niccolò Machiavelli cittadino e segretario fiorentino. Volume primo [-decimo] } 8
Milano : dalla Società tipografica de' Classici italiani, contrada di S. Margherita, N. 1118, 1805
419, [1] p
Lingua: italiano
Contenuto: Mandragola, Commedia; Clizia, Commedia; L'Andria di Terenzo, Commedia; Commedia in versi; Rime.
Note: Esemplare online: https://books.google.it/books?id=v6twnefbsiUC&printsec=frontcover&dq=machiavelli+opere+vol.+VIII+1805&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwibv_uHu6jcAhXNzKQKHShvD8cQ6AEIJzAA#v=onepage&q=machiavelli%20opere%20vol.%20VIII%201805&f=false
Presentazione

L’ottavo volume contiene le principali commedie di Machiavelli, La Mandragola (pp. 3-82) e Clizia (pp. 83-161) e la Commedia in versi (pp. 233-306).
Manzoni legge e sottolinea le commedie machiavelliane rivolgendo la sua attenzione principalmente alle locuzioni idiomatiche in esse contenute. La lettura di tali commedie si colloca dunque nell’ambito degli spogli linguistici compiuti nell’orizzonte di postillatura della Crusca e di definizione di un modello linguistico di tono quotidiano e di base fiorentina per il romanzo. Citazioni dalle commedie di Machiavelli si riscontrano quindi nelle postille alla Crusca (due citazioni dalla Mandragola, ai lemmi fine e freddo, cinque dalla Clizia, senza però corrispondenze, per questa seconda commedia, con i notabilia al testo e una dalla Commedia in versi, al lemma saturnino) e in altri Scritti linguistici; non mancano inoltre concordanze con la Seconda minuta del romanzo: questo permette di collocare la lettura del corpus comico machiavelliano tra 1824 e 1827.
Le commedie machiavelliane presentano solo notabilia di carattere linguistico. Uno di questi, che sottolinea la locuzione racconciare lo stomaco (riferita al vino), si rivela particolarmente interessante in quanto sembra agire nel romanzo a livello 'ideativo'. Il dettaglio del vino speziato nella Mandragola sembra colpire Manzoni al punto da spingerlo a modificare sensibilmente il dialogo tra don Abbondio e Perpetua che conclude il primo capitolo del romanzo. Nella Seconda minuta, infatti, Perpetua propone al curato, rincasato stravolto dopo il nefasto incontro con i bravi mandati da don Rodrigo, di mangiare «un boccone» per riprendersi dallo spavento. Nella revisione in vista della princeps, però, Manzoni modifica l’andamento del finale, prolungando il dialogo, dai toni marcatamente comici, tra i due personaggi; al rifiuto di mangiare qualcosa Perpetua propone infatti che il curato «Mandi almen giù quest’altra gocciola […] Ella sa che questo le racconcia sempre lo stomaco». La fonte machiavelliana, la cui lettura si può quindi collocare a ridosso dell’inizio della stampa della Ventisettana (agosto del 1824), agisce pertanto in duplice direzione: da un lato sul piano dell’invenzione narrativa (l’aggunta dell’offerta del bicchiere di vino), dall’altro sul versante della materia linguistica (l’utilizzo della medesima locuzione sottolineata).
Negli Spogli manzoniani per il Sentir messa compaiono altre quattro citazioni dalla Mandragola che non trovano corrispondenza con alcun segno di lettura: «Io non credo che sia nel mondo il più sciocco uomo di costui; e quanto la fortuna l’ha favorito! Lui ricco, lui ha bella donna, savia e costumata»; «Lui è per crederlo facilmente per la semplicità sua»; «dite ch’io non sia desso»; «ch’io so che qui Ligurio vi ha detto etc.». L’attenzione manzoniana si appunta quindi sulla forma tonica del pronome di terza persona singolare e sull’uso dei deittici.
Una citazione dalla Mandragola, ancora una volta esplicativa dell’uso enfatico deittico dell’avverbio qui, è presente in due luoghi degli Appunti e delle Note per la Risposta grossiana («Maestro toccate la mano qui alla donna mia»).
I notabilia alla Clizia, invece, non trovano riscontro negli Scritti linguistici manzoniani.


Segni di lettura
pp. 19, 22, 24, 26, 30, 58, 75, 81, 108, 149, 153, 214, 241
Orecchie
pp. 49, 58, 75, 167, 171, 181, 197, 213, 215, 239, 282, 357
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Fa parte di
  • Machiavelli, Niccolò
    Opere di Niccolò Machiavelli cittadino e segretario fiorentino. Volume primo [-decimo] [Postillato]

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