MANZ. 13. 0097 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense

Hegewisch, Dietrich Hermann
Histoire de l'empereur Charlemagne, traduction libre de l'allemand du prof. Hegewish. Avec un avant-propos, quelques notes et un supplement du traducteur
A Paris, chez Henrichs, rue de la loi, n. 1231, an XIII
XXIV, 507, [5] p. ; 8o
Lingua: francese
Contenuto: Traduzione in francese della Geschichte Karls des Grossen, biografia apologetica di Carlomagno ucita nel 1772. L’opera si divide in sei capitoli: I: Tableau de l’histoire des Francs, depuis leur origine jusqu’à Charlemagne; II: Commencement du règne de Carlemagne. Ses guerres en Aquitaine, contre les Lombards et contre les Saxons; III: Expédition de Charlemagne en Espagne. Son second voyage à Rome. Faveur qu’il accorde aux sciences. Nouveau soulèvement des Saxons, et leur assujettissement total. Conspirations contre Charlemagne; IV: Conquête de la Bavière. Guerre avec les Grecs. Expédition contre les Huns. Caractère militaire de Charlemagne. Concile de Francfort. Mort du pape Adrien. Fin de la guerre contre les Huns. Nouvelles hostilités contre les Saxons; V: Causes du voyage de Charlemagne en Italie. Son couronnement à Rome. Suites de cet évèment. Nouveaux rapports de Charlemagne avec les Saxons. Ses mesures d’administration. Ses voyages; VI: Guerres contre les Danois et les Slaves. Partage des états de Charlemagne entre ses trois fils. Ses relations avec le calife Aaron-al-Raschild. Concite faits par Charlemagne aux ecclésiastiques de son tems. Ses égards pour eux. Charlemagne considéré comme législateur. Diète d’Aix-la-Chapelle. Reproche faits par Charlemagne aux ecclésiastiques de son tems. Ses égards pour eux. Charlemagne considéré comme législateur. Diète d’Aix-la-Chapelle en 813. Mort de Charlemagne. Ses femmes et ses enfans. Segue un Supplément du traducteur, così presentato nell’Avant-propos: «Nous avons cru devoir ajouter à l’ouvrage un supplément qui présente Charlemagne sous différens aspects, et qui mettra sous les yeux de nos lecteurs les divers jugemens portés sur ce grand homme par les écrivains de deux des principales nations de l’Europe, et par des écrivains dont le style diffère d’autant que le caractère et les opinions», pp. XXIII-XXIV.
Osservazioni sull'esemplare

Legatura in mezza tela e cartone.

Presentazione

La Geschichte Karls des Grossen, uscita a Leipzig nel 1772, è la prima opera di una produzione peraltro copiosissima dello storiografo tedesco Dietrich-Hermann Hegewisch (1740-1812), professore di storia a Kiel.
La traduzione francese, senza nome dell’autore (ma di Jean François F. Bourgoing, ambasciatore della Francia rivoluzionaria in Spagna) risulta sottilmente encomiastica nella misura in cui dietro le spoglie del primo imperatore di un moderno impero si può leggere il panegirico del Console avviato sulla strada del dominio assoluto. L’opera è ricordata più volte nel Discorso sur alcuni punti della storia longobardica in Italia (1822): per la verità con malcelate riserve. Ma ci sono luoghi in cui l’interpretazione dello storico tedesco trova pienamente consenziente il Manzoni, e che giustificano il rilievo che l’opera riveste nelle sue indagini, specie all’altezza del Discorso: finalmente una netta distinzione tra vincitori e vinti, e il riconoscimento della politica dei longobardi, specie a livello giuridico e ammonistrativo, nell’ottica di un popolo conquistatore.
In lettera al Cattaneo del 1820 (lett. n. 141) dice di aver avuto il volume in prestito: segno che non lo aveva ancora acquistato (l’esemplare apparteneva non al Gabinetto Numismatico, ma alla Biblioteca Braidense ). Peraltro nella biblioteca del Gabinetto Numismatico il volume non risulterebbe presente, così che si è potuto supporre che il volume manzoniano provenisse, in forma di amicale omaggio, dalla biblioteca privata del Cattaneo (Becherucci, Il dialogo). È stata poi messa in dubbio dalla stessa studiosa l’autografia della postilla di p. 115, che è scritta con ductus, è vero, più calligrafico, come accade talora allorchè il Manzoni adduce citazioni e riscontri di altri testi, specie se di altra lingua, e importi dunque la perspicuità della scrittura. Può anche trarre in inganno la grafia di H maiuscola, decisamente diversa dal solito, e forse influenzata della grafia ‘gotica’ del tedesco ottocentesco (ricorre, tale e quale, nella postilla di p. 47 (Heer), e nelle Antichità italiane, post. 2 (Heermann).


Descrizione della postillatura

La postillatura di studio mette a frutto l'ampia messe di letture storico-documentarie per puntuali contestazioni della ricostruzione prodotta. La sostanziale omogeneità dell'annotazione, sia dal punto di vista tipologico che della scrittura (sempre uguali il colore dell'inchiostro e il ductus) fanno pensare a un lavoro eseguito in tempi brevi.

Data della postillatura

post 1820

Lingua delle postille
francese
Tipologia delle postille
studio
Segni di lettura
115
Edizioni
  • BRAMBILLA-BONGHI-SFORZA 1883-1898 = Manzoni Alessandro, Opere inedite o rare di Alessandro Manzoni, pubblicate per cura di Pietro Brambilla, da Ruggiero Bonghi e Giovanni Sforza, Milano, Rechiedei, 1883-1898 (voll. 5)
  • BECHERUCCI 2002 = Becherucci Isabella, Il dialogo con gli storici dei Longobardi. Postille manzoniane edite e inedite, in «Per leggere. I generi della lettura», II, 3, 2002, pp. 101-127

Scheda OPAC SBN
MILE046526

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