MANZ.BRU. A.07. 191 [Postillato] Brusuglio, Villa Manzoni

{ Buonmattei, Benedetto }
{ Della lingua toscana di Benedetto Buommattei pubblico lettore di essa nello studio pisano e fiorentino libri due. Volume primo [- secondo] } 1
Milano : dalla Società tipografica de' classici italiani, contrada di s. Margherita, n. 1118, 1807
XVI, 340 p., [1] c. di tav. : ritratto calcografico
Lingua: italiano
Contenuto: Il I libro ospita i primi sette trattati (Della lingua in comune; Dell'orazione; Delle lettere; Delle sillabe; De' dittonghi; Degli accenti; Delle parole).
Note: Altro esemplare digitale: https://books.google.it/books?id=jZJfAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=buommattei+della+lingua+toscana,+1807,++vol+1&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjzsuqY4OTcAhWJKcAKHeoCDNEQ6wEILzAB#v=onepage&q=buommattei%20della%20lingua%20toscana%2C%201807%2C%20%20vol%201&f=false
Descrizione della postillatura

La trattazione di Buommattei si inserisce nel contesto della riflessione linguistica manzoniana nella prospettiva della progettata – e mai compiuta – opera di teoria linguistica Della lingua italiana. Pittosto che sul testo di Buonmattei, la postilla si concentra su una nota dell'accademico cruscante Anton Maria Salvini che, come si legge nella Prefazione, aveva corredato la quarta edizione del trattato (1714) di alcune note che l'edizione posseduta da Manzoni conserva. In postilla Manzoni cita quindi Salvini, ricercando però l'origine stessa della sua osservazione, la quale riporta a un passo del De causis Linguae Latinae (1540) dello Scaligero – considerato, in quanto primo «de' nuovi filosofi speculativi» l’antesignano del pensiero linguistico di Locke – circa il concetto di specie di dizione (che Manzoni poi riprende, preferendolo a quello di parte dell’orazione). La citazione postillata e tratta dallo Scaligero (alias Giulio Bordoni) ritorna, insieme ad altre tratte dalla medesima opera, nelle Note al libro I della quarta redazione del Della lingua italiana (1838-1840): in questo contesto la citazione vale però come dimostrazione della «ciarlataneria» degli studi filosofico-linguistici dello Scaligero e indica dunque ancora una volta lo scetticismo manzoniano verso una teoria grammaticale costruita su una troppo rigida ricostruzione delle relazioni tra pensiero ed espressione che porterebbe quindi a una rigorosa esclusione di fenomeni, quali i procedimenti analogici e le irregolarità della lingua, che invece sono assai frequenti nell'uso linguistico (si rimanda a Pacaccio 2017).
La teoria di Buommattei sulle parti del discorso è ripresa anche in una lettera scritta da Manzoni a G.B. Giorgini nel 1864.

Data della postillatura

1824-1840

Strumento di scrittura
penna
Lingua delle postille
italiano; latino
Tipologia delle postille
commento; rinvio ad altri testi
Orecchie
pp. 155, 274, 293.
Opere correlate
Bibliografia
  • PESTONI 1981 = Pestoni Cesarina, Preliminare informazione sulle raccolte manzoniane, in «Annali manzoniani», 6, 1981, pp. 59-223

Fa parte di
  • Buonmattei, Benedetto
    Della lingua toscana di Benedetto Buommattei pubblico lettore di essa nello studio pisano e fiorentino libri due. Volume primo [- secondo] [Postillato]

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